Nuovo pattern e nuovo progetto

lunedì 22 dicembre 2014

Dal 20 dicembre è disponibile su Ravlery il nuovo libro di schemi di Cuore di Maglia, una raccolta di progetti a maglia per finanziare l'associazione che aiuta i neonati prematuri in tutta Italia, e non solo.

Il libro s'intitola 7 e mezzo, e ci sono anch'io, con il mio scaldacollo al maschile, Goodbye yellow brick road, che vedete qui sotto, indossato dal  mio ultradisponibile marito (grazie Ale!). Si tratta di un progetto semplicissimo, un rettangolo con gli occhielli, ma è reso interessante dal particolare punto lino a 3 colori che lo rende un capo elegante, ma sportivo, no frills ma neanche noioso da fare e da portare.


Oltre a me, ci sono anche le mie amiche e compagne di avventure maglierecce, giuseppina Flamini e Natascia Sartini, del Collettivo Maglia 198, ma anche la mitica Emma Fassio, Cristiana Brenna, Laura Nani (la Presidente), Valentina Cosciani e Fosca Massucco, con 7 progetti (e mezzo, anche se a me sembrano 8!) vari e interessanti, dagli acessori per donna, uomo e bambino, allo splendido cardigan di Natascia e all'avvolgente pullover di ristiana, passando per i calzini di Laura e il sacconanna di Fosca. Insomma c'è un po' di tutto ed è per una buona causa, quindi... ecco il link e buone feste a tutti!

La borsa per i piccoli lavori

lunedì 15 dicembre 2014

Ogni gomitolodipendente sa che è sempre meglio avere un piccolo lavoro in corso: un calzino, uno scaldacollo, qualcosa di trasportabile da avere sempre con sé.
Non si sa mai, potremmo dover aspettare più del previsto nello studio del medico, un viaggio in macchina potrebbe rivelarsi più lungo del normale, potremmo rimanere bloccate in uno scantinato durante un'apocalisse zombie (e vuoi non avere ferri e gomitolo per fare due giri intanto che aspetti che passi?).

fonte emotiveyarns.com

Fino a ieri mi sono arrangiata con i sacchetti di plastica. Prendevo il lavoro in corso, lo ficcavo in una busta piccola (tipo quelle delle farmacie o delle profumerie) e poi in borsa. Era un mezzo disastro: il sacchetto si sgualciva dopo 30 secondi, le punte dei ferri lo sforacchiavano e uscivano fuori, perdendosi magari nella borsa, nel caso dei ferri a doppia punta e rendendo tutta l'operazione di recupero del progetto un vero STRAZIO.

Poi, vagando per pinterest, ho trovato questo tutorial, realizzato da Jeni Baker, e ho cucito la mia sacca foderata. Il pattern è chiarissimo e illustrato con fotografie in tutti i passaggi. Mi è servita un'ora circa (ma io sono un po' imbranata col cucito) e ho pututo utilizzare un paio di quei fat quarter (sono quei quadrati da circa 50 cm di lato che vendono gli spacciatori di tessuti e materiali per il patchwork) comprati un po' compulsivamente in qualche fiera.



Secondo me è una soluzione pratica intelligente e un'ottima idea regalo, per le feste che si avvicinano. Penso ad esempio a una serie di queste piccole borse da utilizzare per organizzare la biancheria nelle valigie, oppure sarebbe simpatico utilizzare il sacchetto per contenere un regalo.
Non manca molto, meglio sbrigarsi!

All I want for Christmas is you...

martedì 2 dicembre 2014

Dicembre è il mio mese preferito. C'è il mio compleanno, il Natale, l'inverno, e, anche se da un paio d'anni il freddo si fa desiderare e l'atmosfera è meno frizzante del solito, l'inverno alle porte.

Per festeggiare degnamente l'attesa delle feste e del freddo, il vostro orso preferito, in combutta con Crowdknitting e Coats Cucirini con Rowan Filati, vi fa un piccolo regalo: un nuovo pattern, gratuito per tutto il mese di dicembre!

Sono super facili e super veloci da fare, se sapete lavorare in tondo. Perfette per un regalo dell'ultimo minuto, ma anche da fare per noi stesse, pensando ad abeti innevati, pattini da ghiaccio, al camino acceso che ci aspetta e, se fa troppo caldo? Sono sempre molto chic e alla moda ;-)

Come? Dove?

Eccolo!

All I want for Christmas
Per scaricare il pattern bisogna essere iscritti a Crowdknitting, il portale italiano della maglia.
Se avete difficoltà con registrazione o altro, leggete questo tutorial di Natascia.

 
E buoni preparativi per le feste a tutt*!

Il mio primo cOrso a Genova, come è andata

mercoledì 26 novembre 2014

La scorsa domenica un manipolo di avventurose sferruzzatrici, Rita (della Fonte della Lana, negozio cult delle gomitolare genovesi) ed io ci siamo cimentate nella realizzazione guidata dei miei calzini stracciatella.



Come sia andato il cOrso dovreste chiederlo a loro, che si sono cimentate nella realizzazione della punta del calzino e che hanno ascoltato la mia spiegazione degli altri scalini tecnici che dovranno affrontare per finire l'opera (gli aumenti per il tassello, i ferri accorciati per sagomare il tallone e le diminuzioni per la linguetta). Per fortuna avranno con loro il pattern e l'assistenza di Rita in negozio in caso di dubbi.
Ho anche promesso di realizzare un video con la spiegazione della parte con i ferri accorciati, ma devo attendere il week end, perché in settimana non ho l'operatore a disposizione!



Io mi sono divertita moltissimo e voglio ringraziare tutte le partecipanti per la loro gentilezza e per l'attenzione e Rita per l'accoglienza, per l'occasione e per il magnifico pandolce Genovese che ci ha offerto per fare merenda (orso goloso!). Insegnare è sempre un'esperienza tra le più gratificanti e non vedo l'ora di tornare in classe!

100 anni fa

sabato 15 novembre 2014

In questi ultimi anni si è molto discusso di Europa, di euro e di vantaggi e svantaggi legati al far parte della Comunità Europea a all'averne adottato la moneta comune. Un secolo fa, la divisione fra gli stati che compongono questa comunità, il desiderio di espansione, di ridisegnarne confini ed equilibri di potere, generò la prima guerra mondiale, che si portò via 16.000.000 di vite, più o meno equamente distribuite fra militari (più che altro ragazzini mandati a infilzarsi sulle baionette del nemico, su un fronte e sull'altro, senza nessuna speranza di sopravvivere agli assalti, o a marcire in trincea) e civili, vittime dirette del conflitto o delle carestie ed epidemie che ne furono conseguenza.

Lo so che questo è un blog sulla maglia e non voglio deludervi, anche se parlare di ferri e gomitoli in relazione a qualcosa di grave come una guerra può sembrare dissacrante, il fenomeno del lavoro a maglia da casa o negli ospedali per i soldati al fronte aveva assunto un'importanza incredibile, sia per chi combatteva e aspettava di ricevere capi caldi e asciutti per alleviare le sofferenze della vita al fronte, sia per chi cercava di dare il proprio contributo realizzandoli. La croce rossa ebbe un ruolo da protagonista nel coordinare la produzione e la raccolta di decine di milioni di capi (circa 30 milioni tra capi per i militari e per i rifugiati) solo negli Stati Uniti, al grido di Our boys need sox!

Uno dei molti manifesti usati per reclutare volontari

I manifesti che invitavano a lavorare per i soldati sono tantissimi, soprattutto quelli americani, come questo:



Ma anche nel vecchio continente, direttamente colpito dal conflitto, si faceva propaganda al lavorare per i soldati, come dimostrano questi due manifesti francesi.




 

Questo era uno sforzo a cui quasi tutti potevano contribuire, donne, bambini, feriti e veterani, se non ferruzzando, almeno donando filati per la produzione. Il tema era molto sentito nelle scuole, addirittura, il Seattle School Bullettin, nel 1918, pubblicava una canzoncina sul tema:

Johnnie, get your yarn, get your yarn, get your yarn;
Knitting has a charm, has a charm, has a charm,
See us knitting two by two, Boys in Seattle like it too.
Hurry every day, don’t delay, make it pay.
Our laddies must be warm, not forlorn mid the storm.
Hear them call from o’re the sea,
‘Make a sweater, please for me.’
Over here everywhere, We are knitting for the boys over there,
It’s a sock or a sweater, or even better
To do your bit and knit a square.

Fonte:Juli's jots - Sock nostalgia

Le testimonianze fotografiche sono molte e affascinanti, devo confessare che mi ci sono persa.

Feriti che occupano il tempo lavorando a maglia (con ferri e telaio)

Veterani della Guerra Civile, sferruzzano per i soldati a Central Park (1918)
Queste foto dimostrano come i Magliuomini, ormai famosi in tutta Italia, non siano un fenomeno nuovo, ma un gradito ritorno.

All'epoca Ravelry non esisteva, ma i pattern sì, ed erano diffusi dalla Croce Rossa in pamphlet dedicati e dalle riviste femminili o in libri, che proponevano modelli funzionali di calze, passamontagna, scaldamani e maglioni per soldati.


Se ho stuzzicato la vostra curiosità, su internet potrete trovare moltissime immagini sulla maglia ai tempi della Grande Guerra, perfino i pattern, e, se leggete in inglese, vi consiglio il libro No Idle Hands the social history of american knitting (Anne L. Macdonald), dal quale ho tratto i dati relativi ai capi raccolti dalla Croce Rossa americana e che dedica un lungo e interessante capitolo all'argomento, ma, in generale racconta la storia della maglia e delle sue implicazioni sociali, dai tempi della Mayflower ai giorni nostri.



Novembre: il letargo può attendere

venerdì 7 novembre 2014


Novembre è un mese di preparativi, densissimo d'impegni. C'è un matrimonio da organizzare, con tanti capi da finire per la sposa (segreti, come è naturale, fino al giorno delle nozze!), ci sarà il workshop sui calzini presso il negozio Fonte della Lana (i posti sono andati esauriti in pochissimi giorni!) e ci sono tanti pattern pronti per uscire o in lavorazione e un nuovo entusiasmante progetto, con questa bellissima matassa, realizzata dalle mie mitiche concittadine, le Lanivendole: lana e seta, filata a mano, un caleidoscopio di sfumature sottili ed eleganti, insomma, magica! Se devo essere sincera sono un po' restia a lavorarla, per il timore di rovinarla.



Novembre ci porta anche tre nuovi pattern gratuiti su Crowdknitting, tre progetti interessanti, da scaricare prima che sia troppo tardi.


Himmelb(l)au, di Giuseppina Flamini
Loop... gioielli preziosi, di Ilaria Caliri



Barancio, di Valentina Cosciani

Ce n'è per tutti: per i bambini del vostro cuore, per le ragazze e le signore alla moda e per le zarine del 2000.

Calzini in corso

martedì 28 ottobre 2014

L'idea di avere freddo ai piedi, un incubo che si avvicina, giorno dopo giorno, sempre di più, vi fa rabbrividire? È il momento di prepararsi e di sferruzzare un bel paio di calzini.

Pur adorando l'inverno e il freddo, devo ammettere che sentire i piedi ghiacciati è una cosa che non sopporto, per questo devo avere delle calze calde e confortevoli sempre a disposizione, anche in casa. Per questo l'anno scorso ho realizzato i calzini Stracciatella e ho scritto le istruzioni per sferruzzarli. Il pattern è gratuito, ma, se avete poca dimestichezza con il tema calzini e abitate nelle vicinanze di Genova, domenica 23 novembre potreste cogliere l'occasione di venire a imparare a farli insieme a me.

Calzini stracciatella, pattern gratuito.

Questione di fili, la rassegna di appuntamenti domenicali dedicati alla maglia e organizzati da La fonte della lana (il mitico negozio di Via Galata 27r - Genova), presenta Facciamo la calza, un workshop dedicato ai calzini, tenuto dal vostro orso preferito.

Impareremo a fare i calzini con il gioco di ferri o con il magic loop (a seconda delle preferenze di ogni alliev*), partendo dalla punta (toe-up). Useremo un filato un po' grosso, un aran weight e ferri 4,00 - 4,50 mm (a seconda della mano di ognun*), per lavorare più velocemente e per ottenere dei calzini che siano veramente coccolosi e caldissimi. Affronteremo una carrellata di tecniche interessanti, dalla lavorazione della punta al tallone a maglie passate e perfino un po' di colourwork, con la lavorazione stranded del motivo a scacchi che decora la punta.

AGGIORNAMENTO: I posti liberi per questa data sono esauriti. Chi fosse interessat* a una seconda edizione (che verrà programmata prossimamente) può chiedere informazioni o iscriversi direttamente in negozio, o telefonando allo 010 562594.

L'orso è estremamente felice di tenere finalmente un corso nella sua città!

There is also an English version of the pattern, it's free and you can find it here: Stracciatella socks

Una vecchia conoscenza

martedì 21 ottobre 2014

Hold the  line

Pubblicati un paio di anni fa all'interno della raccolta Storie di donne, gomitoli, tanti bambini e un cuore, per raccogliere fondi a favore di Cuore di Maglia, questi guanti senza dita sono un modello molto speciale per me. Non dovrei dirlo, ma li trovo belli e molto eleganti, confortevoli (perché aderiscono bene alla mano) e decisamente nel mio stile.

Le righe verticali sono ottenute grazie alla lavorazione a coste bicolori, che fa di questo progetto un modello adatto  chi vuole cimentarsi nelle prime esperienze di colour work ed allenarsi con la lavorazione stranded, tenendo un filo nella sinistra e uno nella destra. Un altro pregio di questi guanti è il fatto che impiegano una quantità veramente ridotta di filato, circa 30 - 40 gr in tutto (190 - 250 m). Io ho usato un avanzo di Kauni Effektgarn 8/2. Per lavorare a due colori ho separato due fasce di colore dello stesso gomitolo riavvolgendole in due piccole e pratiche minicaciotte.



Qui invece potete vedere i guanti in una prospettiva un po' balorda, che ho deciso di inquadrare per mostrarvi l'unica microcucitura del pattern: 2 maglie tra pollice e mano, per rendere invisibile la congiunzione fra i due elementi.



Perché la faccio tanto lunga? Perché ho deciso di ripubblicarli sia in italiano che in inglese. La prima versione resta a disposizione di chi la volesse acquistare all'interno della raccolta (che trovate qui) per sostenere Cuore di Maglia. La nuova, che ho rivisto grazie all'aiuto del gruppo free pattern testers di Ravelry (santo subito!), è acquistabile per 2,00 euro dal mio Ravelry shop. In realtà, dal momento che sono un orso genovese, ma, a suo modo generoso, inserendo il codice HOLDLINE prima di pagare, chi vorrà acquistarli otterrà uno sconto del 50%, ma solo fino al 31 ottobre... il tempo stringe!

Potrebbero anche essere proposti per un KAL dei prossimi nel nuovo e ben frequentato gruppo del Collettivo maglia 198 su facebook (gruppo nato per gestire tutti i KAL con i modelli del collettivo e per raccogliere tutte le eventuali richieste di assistenza, proposte ecc relative ai nostri pattern)... io vi ho avvisato.

Link alla versione in inglese (English version here)
Link alla versione in italiano



La maglia alla guerra

sabato 4 ottobre 2014

Alcuni giorni fa ho visitato, quasi in extremis, perché chiuderà i battenti il 5 ottobre, una mostra di fotografie di Robert Capa, qui a Genova, a Palazzo Ducale. Robert Capa (Il suo vero nome era Endre Friedmann), fotografo Ungherese di indiscutibile fama e talento, si occupava di fotogiornalismo, ed era un reporter dal fronte, dai tempi della guerra civile in Spagna (dove perse la vita sua moglie, la fotografa Gerda Taro) alla prima guerra d'Indocina, durante la quale morì, saltando su una mina, nel 1954.

Le foto esposte erano quelle che Capa scattò in Italia, durante la Seconda Guerra Mondiale. Il mio stupore cresceva, una foto dopo l'altra, per l'incredibile capacità dell'autore di cogliere situazioni buffe, inquadrandole magistralmente, al volo e con mezzi decisamente meno versatili di quelli a nostra disposizione,  di ritrarre volti e situazioni piene di dolore e drammaticità con grazia e poesia, vedere le foto in grande formato è molto diverso da sfogliare libri e cataloghi, ma la sorpresa mi aspettava proprio in fondo alla mostra. Una foto particolare: due donne, autiste delle ambulanze francesi, si rilassano lavorando a maglia, una con un gioco di ferri, l'altra con i ferri dritti, in attesa di essere chiamate per il loro turno, sotto le bombe. Erano a Cassino, nel 1944. Chissà se hanno potuto finire i loro lavori, se sono tornate a casa.



Capa diceva che, se le foto non sono abbastanza buone, significa che non sei abbastanza vicino. Cerco sempre di ricordarmene, perché è vero, e non solo in termini di metri.

Se amate la fotografia, vi consiglio il libro Leggermente fuori fuoco (ed. Contrasto), con testi e foto di Robert Capa. ci sono molte foto della mostra (non questa, però) e gran parte della sua vita di fotografo al fronte.

Non solo knitter

venerdì 26 settembre 2014

Rispondo all'appello divertente della mia compagna di avventure maglierecce, Natascia Sartini, che dal suo blog (molto maglia) ci invita a scoprirci come persone, oltre che come laniste o lanisti magliadipendenti.

La sua storia mi è piaciuta molto, perché è vera e trasparente e ci riporta con i piedi sulla strada, con gli occhi distolti, per un attimo, da monitor e ferri, in un mondo fatto di esseri più o meno umani (parlo per me, soprattutto).

Ad essere sincera, passo la maggior parte del mio tempo con i gomitoli in mano, quando non faccio l'altro mio lavoro, quindi non è difficile né fuorviante identificarmi con i ferri del mestiere, ma, a parte lo sferruzzo, questa sono io.

Quando non riesco a incontrare orsi, anche un cagnolone va benissimo.


Sono felice di essere sposata, non di non essere mamma.

Appassionata di fotografia, ex amante della pellicola, ormai ho troppo poco tempo per dedicarmici come vorrei.

Innamorata della natura e degli animali (soprattutto degli orsi), adoro viaggiare in luoghi incontaminati e selvaggi , nella speranza di incontrarne qualcuno.

Adoro stare con i miei due gatti, anche se mi scompigliano i gomitoli, anzi, ne vorrei ancora un paio.

Non mi piace fare le pulizie, ma ci tengo ad evitare che mi crescano i funghi in casa, quindi mi assoggetto.

Mi piace cucinare.

Non mangio la carne perché l'idea del macello mi fa orrore.

Sono una solitaria, ma spesso mi piace anche la compagnia, la folla mai.

Mi annoiano da morire tutte le cose che dovrei fare per prendermi cura del mio aspetto (andare dalla parrucchiera, truccarmi, fare la manicure ecc. per questo spesso sfoggio una criniera un po' riccia e indomabile, oppure i capelli raccolti alla veloce.

Mi piacciono le piante, soprattutto le succulente e le aromatiche.

Mi faccio di tisane di tutti i tipi.

Mi sveglio e vado a dormire presto.

Adoro l'inverno.

Per finire, vi invito a scaricare, se ancora non lo avete fatto, il mio Impressioni di Settembre: è gratis su Crowdknitting per pochi giorni, fino al 30 settembre. Mentre ad ottobre vi aspetteranno altri pattern gratuiti, di Natascia Sartini e Ilaria Caliri, non perdeteli!







Qualcosa di speciale

venerdì 5 settembre 2014

Pubblicato un pattern, non c'è tempo per riposare, bisogna correre a prendere nuovi gomitoli e dare inizio a un nuovo progetto.

Questa volta si tratta di un progetto molto importante, perché è destinato a una persona speciale, per un'occasione altrettanto speciale. Mia sorella si sposa e mi ha chiesto di realizzare per lei una giacca, un coprispalle e tutti gli accesori necessari per un matrimonio in pieno inverno.

La ricerca dei filati più adatti è iniziata qualche mese fa, ma solo da pochissimi giorni ho la soluzione, grazie all'aiuto di Rita del negozio La fonte della lana, di Genova. La ricerca era resa difficilissima dal fatto che mia sorella desiderava una giacca pesante di un colore rosa cipria, ma era indecisa, perché le piaceva anche il grigio... insomma, avevo le mani nei capelli.

Poi, ragionando con Rita, che ci ha mostrato tantissimi filati e qualche modello realizzato da loro, abbiamo trovato l'idea vincente, una giacca Chanel, che unirà 3 filati per ottenere l'effetto tipico delle vere giacche Chanel, in rosa (Dolce Mohair di Mondial), panna (Mistral di Sesia) e grigio (Darling di Sesia).




Questo è il campione che ho realizzato cercando di imitare il tessuto, il risultato ci soddisfa moltissimo e non vedo l'ora di iniziare a realizzare questo nuovo modello. Ho tempo fino a Natale, più o meno, ma il lavoro è tanto.
Ce la farà il vostro orso preferito? O forse finirà a decorare il soggiorno di sua sorella sotto forma di tappeto? Restate in contatto, e lo saprete!

Ovviamente avrò bisogno di tester per i vari modelli, quindi, tenetevi un buchino nell'agenda per me :-)

Impressioni di settembre

lunedì 1 settembre 2014

Quando arriva l'autunno di solito mi sento più felice. Le giornate si accorciano, il sole è meno caldo e comincio a pensare a quanto sia piacevole avvolgermi in un capo di lana, proteggermi dall'aria, che diventa sempre più frizzante, con uno scialle o un maglione fatto da me.

Ho preannunciato (anche se spero di non averlo fatto in modo non troppo invadente e pedante) questo pattern da un po' di tempo, e, finalmente, ve lo presento. La t-shirt è lavorata prima in tondo, a partire dal bordo inferiore e poi in piano (dove il davanti e il dietro si separano e si aprono le maniche), il davanti è decorato da un motivo a foglie e trecce traforate e non sono previste cuciture (le spalle sono chiuse col metodo dei 3 ferri).

Impressioni di settembre su Ravelry

 L'ho chiamato Impressioni di settembre, come la canzone della PFM (se non la conoscete, correte a informarvi, è molto bella e merita un giro su youtube e magari che acquistiate il CD, perché è un pezzo importante della nostra cultura musicale, in una delle sue espressioni più interessanti, il progressive rock), perché mentre realizzavo i prototipi, mi vedevo a passeggiare in una mattina quasi autunnale, con la rugiada e la nebbia, in un mare d'erba. Anche nelle foto ho cercato di riprodurre quelle sensazioni, ma il clima perverso di quest'estate mi ha regalato una giornata torrida proprio nell'unico momento in cui avevo tempo per farle (non vi dico che gioia posare in maniche lunghe e con una maglia d'alpaca e 30° di temperatura). L'erba però c'è!


Per la t-shirt verde ho usato il colore n. 136 Emerald

 Il modello è gratuito, solo per il mese di settembre, mi raccomando, poi non dite che non ve lo avevo detto. Per scaricarlo è sufficiente andare alla pagina dei pattern di Crowdknitting (bisogna registrarsi, ma è gratis e non arriva spam di nessun tipo, parola di orso!), pochi minuti e il pattern sarà vostro per sempre, ma solo se lo fate entro il 30 settembre!



Dettaglio del motivo centrale
Prima di salutarvi (so che state scalpitando per andare a fare il download), vi scrivo due parole sul filato. Si tratta di Alpaca Colour di Rowan (distribuito in Italia da Coats Cucirini), una baby alpaca al 100% molto morbida e leggera, ma caldissima, con una cartella colori orientata principalmente sui toni brillanti che ricordano le pietre preziose (questa suggestione è suggerita anche dai nomi delle sfumature), ma che presenta anche un paio di toni neutri molto interessanti. I capi realizzati con questo filato saranno un po' delicati, come è naturale che sia, vista la composizione, ma sarà sufficiente lavarli con cura (a mano e a 30°), lasciarli asciugare in modo appropriato (in piano e lontano da fonti di calore) e riporli come si deve per goderne a lungo la qualità. Una delle caratteristiche positive che più mi hanno impressionato di questo prodotto è il drappeggio, davvero notevole.

Un grazie come sempre a Crowdknitting, perché lavorare con loro è un privilegio e un piacere, a coats Cucirini e Rowan (che hanno creduto in questo progetto), a Giusi e Natascia del Collettivo maglia 198, Ilaria, Manuela e Sonia, ad Anna Maria e Laura che mi hanno aiutato tantissimo con il test e l'editing del pattern, a Giulia Brazzale (autrice della traduzione in inglese) e ad Alessandro Vietti che ha scattato tutte le foto.

Per la versione viola ho usato la sfumatura n. 139 Garnet


Settembre è alle porte

lunedì 25 agosto 2014

L'orso, di ritorno dalle ferie, riordina i suoi ricordi di viaggio, vi mostra un po' di cazzeggi estivi e affila gli artigli in attesa di presentarvi il nuovo pattern per settembre (non sto più nella pelliccia!)


Il vecchio amore per gli stitchmarkrs torna insieme alle perline azulejos fatte qualche anno fa col fimo.


Luoghi dal nome emblematico

Sferruzzamenti epici a bordo piscina
o in compagnia della fauna locale
I frantoi ipogei di Gallipoli

I lupi di Civitella Alfedena
Un laboratorio a Civitella Alfedena, con il suo vecchio filatoio

E poi molti incontri, vecchi e nuovi amici, animali, il barocco Leccese, il mare del Salento... Insomma, batterie cariche al massimo e orso pronto per un inverno da record.

Alla prossima!

L'estate che abbiamo

martedì 5 agosto 2014

Non mi piace parlare del tempo, a parte in ascensore, quando, per cercare di avere un atteggiamento cordiale, scambio due parole con i vicini. Amo l'inverno e soffro il caldo (sarà la pelliccia?) e sto apprezzando quest'estate fresca che mi ha portato chiarezza di idee, la fine di un periodo molto faticoso, in attesa di affrontarne uno ancora più impegnativo, ma con una consapevolezza diversa e più forza di quanta ne avessi prima.

Questa estate atipica mi ha vista tornare in ufficio, mi ha dato un nuovo gatto e mi ha portato diversi progetti e lavori molto interessanti. Quello a cui sto lavorando in questo momento, mentre dribblo gli attacchi di Watson al gomitolo, è il mio nuovo pattern di settembre per Crowdknitting. A proposito, se qualcuna di voi fosse curiossissima e volesse testarlo in anteprima, scrivetemi a aknittingbear[at]gmail.com, il pattern è già pronto e praticamente testato, ma una lettura in più non sarebbe male!)



Per chi non lo conoscesse, Crowdknitting è un social dedicato alla maglia, made in Italy e tutto in italiano. Si tratta di una realtà giovane, ma molto seria, fatta da persone adulte e responsabili, ma con il senso dell'avventura, che hanno deciso di rischiare in prima persona e di lavorare il doppio per realizzare un'idea in cui credono. So che alcune appassionate hanno avuto qualche difficoltà a iscriversi e a effettuare il login al sito, sono cose che possono succedere, in fondo si tratta di una versione beta e potrà sicuramente migliorare, ma vale la pena essere pazienti e mettersi in contatto con loro se si hanno problemi, perché le soluzioni ci sono e la disponibilità a metterle in atto anche.

Personalmente posso solo dire di essere molto soddisfatta della collaborazione con loro, perché sono molto seri (anche simpatici, quelli che ho avuto il piacere di incontrare di persona) e concreti, tutte qualità importantissime e non così diffuse quanto vorremmo. La mia compagna di avventure Natascia ne parla diffusamente qui ed io non voglio fare doppioni, ma ci tengo a sottolineare l'importanza di progetti come questo. 

Ribadisco solo un concetto fondamentale tra i tanti espressi da Natascia: pagare qualcuno perché disegni modelli, esegua i test, li fotografi bene e fornirgli supporto, una buona traduzione, filati di qualità, una cassa di risonanza adeguata perché più persone possibile vedano il pattern e lo vogliano realizzare (magari anche con i filati proposti) sono cose che creano la possibilità  che le aziende che producono filati si accorgano che retribuire equamente un buon lavoro è fondamentale affinché il mondo della maglia si evolva per il meglio, cresca e raggiunga i livelli che fino a oggi sono propri del mondo anglosassone.

Rallentamenti estivi

domenica 27 luglio 2014

Non mi riferisco al traffico, anche se ieri, durante il ritorno a casa dalla prima parte delle vacanze, abbiamo beccato una coda niente male. Piuttosto mi stavo lamentando del fatto che in estate faccio più fatica del solito a procedere spedita nei miei lavori a maglia.

Non è colpa del caldo, io sferruzzo mohair anche in agosto senza problemi, il problema è che d'estate divento più pigra e lenta (forse è per questo che amo l'inverno), mi distraggo, spupazzo un gatto, poi, per par condicio, spupazzo anche un po' l'altro, mi dedico di più alla vita sociale (sono un orso, ma qualche amico ce l'ho anch'io!), vado all'Isola D'Elba, faccio un po' di snorkeling e cerco di produrre anche in spiaggia... insomma, è durissima, come potete vedere, ma ci devo riuscire. Settembre è in agguato e, prima che arrivi, ho ancora molto da fare...

Orso sferruzzante e rugliante sulla spiaggia di Cavoli

A presto!

Lavori e piccoli assistenti dispettosi

venerdì 4 luglio 2014

Nei post scorsi ho fatto cenno al mio nuovo progetto, mostrando il filato che sto usando, questo:

Rowan alpaca colour


Finalmente ho terminato il prototipo e ne sono soddisfatta. Non ve lo faccio vedere perché sarà la sorpresa che vi attenderà al ritorno dalle vacanze, il mio pattern gratuito per settembre, in collaborazione con Crowdknitting e Coats Cucirini, ma vorrei parlarvi di una delle fasi più delicate della progettazione di un capo: lo sviluppo delle taglie

Per anni ho realizzato capi solo per me o per le persone care e mi regolavo, empiricamente, sulle misure del soggetto per cui volevo confezionare il capo. Quando si tratta di pubblicare modelli destinati a un pubblico più o meno vasto (oppure se vogliano fare una sorpresa a qualcuno e non vogliamo rovinarla prendendogli le misure alla chetichella), i giochi cambiano; bisogna fare riferimento a uno standard ed è necessario, o almeno molto opportuno, proporre i modelli in un certo numero di taglie (idealmente dalla xs alla xxl).

Inutile fare riferimento qui all'importanza cruciale del campione (vero? Disse l'orso, con uno sguardo accigliato): deve essere generoso, lavato, asciugato e, possibilmente, contemplare tutti i punti coinvolti nel modello. Poi occorre decidere quale sarà la vestibilità del capo (nel mondo anglosassone si parla di ease): molto stretto, attillato, standard, oppure comodo - oversize?
Per aiutarci in questo (diciamolo pure) ingrato compito, c'è un sito utilissimo, quello del Craft Yarn Council, che a questa pagina ci offre una guida di riferimento per graduare le taglie di tutti i nostri modelli, da neonato, bambino, donna uomo e... basta (che li ho detti tutti). Dovrete inoltre munirvi di fogli di carta, calcolatrice e di un ottimo assistente. Qui sotto potete vedere uno dei miei (ne ho due): non capisce niente di matematica, ma, se non altro, mi aiuta con la concentrazione...

Watson, piccolo aiutante della designer ursina
Scherzi a parte, questo sito è utilissimo, ma consiglio anche Custom knits di Wendy Bernard. Le fonti che ho citato sono in inglese, non occorre avere una padronanza incredibile della lingua per avvicinarsi a un testo tecnico, non abbiate timore, e poi, al giorno d'oggi è molto meglio cercare di impararlo. Parola di orso!


Il tempo fugge

sabato 28 giugno 2014

Siamo ormai alla fine del mese di giugno. Se  ancora non lo avete fatto, potete scaricare il pattern per realizzare la mia borsa Summer of 69, realizzata con il filato Creative linen di Rowan (distribuito in Italia da Coats Cucirini), dal sito di Crowdknitting, gratuitamente.


L'offeta scade il 30 giugno, poi il pattern svanirà nel nulla. Stessa sorte per il top all'uncinetto di Airali Handmade (lo trovate allo stesso link), perciò correte e scaricate, o potreste pentirvene...

Lavorare a maglia e

lunedì 16 giugno 2014

Riuscire a fare la maglia  e basta è una condizione quasi nirvanica: tu il gomitolo, i ferri e il loro suono ritmico, sole tiepido, l'ombra di un albero, il canto degli uccelli, nient'altro. Si tratta di una combinazione talmente speciale che non si realizza quasi mai.

Di solito ho un gatto che chiama (o, nel caso del piccolo, che si appende con le unghie alle mie gambe) o l'orologio che mi spinge a sbrigarmi, perché è quasi l'ora di andare in ufficio, oppure sono sull'autobus, per non perdere neanche quella mezz'ora da casa al lavoro, mentre controllo la cottura della cena, o in qualche sala d'attesa (in quest'ultimo anno non me le sono fatte mancare e anche il prossimo rischia di esserne denso).

Qui ero sul traghetto, verso l'Elba, come farò tra poche settimane!
Ieri era una delle giornate dedicate al knit in public mondiale, e io l'ho onorato sferruzzando sul treno che mi portava a Serravalle Scrivia, oggi approfitto di un momento di calma per continuare la mia t-shirt in alpaca, con Annie Lennox in sottofondo. Insomma c'è sempre qualcosa insieme alla maglia, per amore o per necessità. In un modo o nell'altro accompagna la mia vita, è una costante che mi conforta e che mi definisce.

Fili, Trame e Colori nei vicoli di Genova

martedì 10 giugno 2014

Il Comune di Genova da qualche tempo sta cercando (con alterne fortune) di valorizzare spazi all'interno del dedalo dei nostri caruggi per sottrarli al degrado e favorire lo sviluppo di associazioni che propongano attività di interesse culturale, creino punti di aggregazione e accendano scintille di energia in una città diversamente viva come la nostra.

Fili, Trame e Colori Associazione Culturale è in Vico S. Cristoforo, 9 (Genova)


Lo scorso venerdì l'associazione Fili trame e colori ha inaugurato il nuovo spazio dedicato alle arti tessili nel cuore del centro storico di Genova (nientepopodimenoché vicino a piazza dei Tintori,  sarà stato il destino?). I locali sono ristrutturati, luminosi e spaziosi e le due fondatrici, Federica e Stefania, si sono adoperate per arredarli in modo confortevole e accogliente. Il loro progetto è ambizioso: diffondere la cultura e l'amore per le fibre tessili in tutte le sue forme, dalla filatura alla tintura, dalla maglia all'uncinetto alla tessitura. A partire dal prossimo settembre partiranno tutte le loro iniziative. Ci sarà una vera e propria scuola di arti tessili per bambini, un programma di laboratori di base sulle arti tessili (che toccherà maglia, uncinetto e tessitura) ogni mercoledì pomeriggio e una serie di seminari nel weekend, con la collaborazione di alcune ospiti (tra cui Alice Twain, Donna Galletta, Laura Mosca e ci sarò anch'io!) che realizzeranno modelli ad hoc con i filati AquiLANA tinti a mano.

Insomma, le idee non gli mancano, lo spazio nemmeno, l'energia neppure. Da parte mia auguro a loro buon lavoro e a chi può di andarle a trovare, meritano una visita.

Per informazioni sui costi, le date e il programma dei corsi, l'iscrizione all'Associazione, potete contattare filitrameecolori[at]gmail.com o visitare il sito dell'associazione

Il 28 giugno ci sarà un corso di tintura che spero di riuscire a seguire:

 Finalmente anche a Genova si muove qualcosa di molto positivo, orso contento!

Those were the best days of my life

domenica 1 giugno 2014

Link per scaricare lo schema

Nell'estate del '69 non c'ero, ma questa borsa è nata pensando all'estate che stava per arrivare e al desiderio che sia bella e spensierata, felice, la più bella della mia vita. Per questo mi è venuto in mente questo verso della canzone di Bryan Adams e ho scelto il nome del mio nuovo modello: Summer of '69, gratuito solo per il mese di giugno (poi si eclisserà per un po') nella sezione schemi di Crowdknitting.

Quando s’avvicina l’estate mi viene voglia di pensare a gite sui prati, pomeriggi su una spiaggia  ancora non troppo affollata, o nel parco, a leggere su una panchina fra le rose. In queste occasioni ci vuole una borsa come questa, semplice e resistente, capiente, per portare tutto quello che ci serve (un libro, una bottiglietta con l’acqua, un telo per sederci sulla sabbia o sull’erba…), ma anche romantica, con un tocco quasi provenzale, o hippie, se preferite, per sentirci in sintonia con la bellezza che ci circonda.
 
Summer of 69 è lavorata in tondo, ma partendo da un fondo fatto in piano e riprendendo intorno ad esso le maglie per realizzare il corpo. Ha una tracolla lavorata a partire dalle maglie del corpo della borsa e poi unita al centro con il metodo della chiusura con 3 ferri e, udite, udite, non prevede neanche una cucitura!




Creative Linen di Rowan (distribuito in Italia da Coats Cucirini) è un  misto cotone e lino di una certa corposità e dall’aspetto naturale e opaco. Lavorato anche con ferri più piccoli di quelli indicati in fascetta, restituisce una mano morbida e consistente e un’ottima definizione con i punti traforati, ma anche con gli intrecci. Grazie alla sua composizione (50% lino e 50% cotone) è un filato fresco, adatto per realizzare accessori e capi estivi, da non maltrattare troppo, perché non si può lavare in lavatrice.   
Un grazie di cuore alle amiche del collettivo maglia 198 (Natascia e Giusi), a Ilaria e Manuela per il supporto morale, a Crowdknitting per la fiducia e a Susanna (Susina Penelope) per il test.



A giugno è disponibile anche un bellissimo modello all'uncinetto della mia amica Ilaria, un top molto carino e adatto alle più giovani (ETA: ma non solo a loro, con qualche accorgimento negli abbinamenti...), fatto con il filato E-CO di Borgo de' Pazzi.

Link per scaricare lo schema