Devo aver già detto da qualche parte che preferisco il freddo. Per questo e per altri motivi, a volte, i viaggi ursini si svolgono in località non troppo assolate durante l'estate (i 40° di Lecce lo scorso anno mi basteranno per un po' di vacanze future). Quest'anno, per festeggiare i 10 anni di matrimonio, il coniuge plantigrado ed io abbiamo scelto una meta che ci stava a cuore: le isole Orcadi. L'arcipelago, a nord della Scozia, si trova a una latitudine di poco inferiore a quella di Stoccolma (abbiamo verificato, è stato il nostro viaggio più a nord di sempre) e la temperatura lì è piuttosto fresca, abbiamo avuto anche 9° C!
Il clima non è il dato più interessante, almeno non in questa sede. Alle Orcadi la lana si trova praticamente in tutti i negozi di souvenir (che sono moltissimi, rispetto al numero di negozi totali, confermando l'importanza del turismo per l'economia di queste isole) e la lana più autentica che potrete trovare alle isole Orcadi proviene da pecore che si trovano praticamente solo qui: le pecore di North Ronaldsay, Ronnies per gli amici.
Purtroppo non sono riuscita ad andare a trovarle, perché si trovano sull'isola più settentrionale dell'arcipelago e il viaggio in traghetto sarebbe stato troppo lungo, ma mi sono informata su di loro e ho acquistato un libro che ne racconta la storia e le caratteristiche:
A North Ronaldsay Yarn di Elizabeth Lovick. Questi animali, forse grazie alla segregazione geografica, sono rimasti molto simili ai loro progenitori, le pecore che abitavano queste isole nel 3000 a.C, e praticamente identici a quelli dell'età del ferro. La loro particolarità più sorprendente, oltre al fatto che sono piuttosto selvatiche e che somigliano molto alle capre, è la loro dieta. Si nutrono di alghe per gran parte dell'anno e vivono sempre sulla spiaggia. Soltanto durante la stagione in cui partoriscono e svezzano gli agnelli vengono portate nei pascoli (che sono separati dalla spiaggia da muretti di pietra). La loro lana è bellissima e rustica, ma morbida. Ne ho comprato una matassa soltanto (oltre a qualche gomitolo di lana Shetland per un progetto Fair Isle che ho in mente), perché viaggiamo leggeri e non potevo appesantire troppo il bagaglio a mano, ma, in caso di estrema necessità potò trovarla online a questo indirizzo:
A Yarn From North Ronaldsay
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Il bottino |
L'allevamento degli animali qui è una risorsa fondamentale, non voglio soffermarmi troppo sull'argomento (per me doloroso), ma voglio mostrarvi la foto di una pecora che si stava divertendo un mondo.
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Agnello che si gratta la schiena nell'erba- Kirkwall |
Ci sono anche animali selvatici da avvistare, soprattutto foche e uccelli marini (ne abbiamo visti a bizzeffe), ma anche i più comuni conigli selvatici e lepri brune, che, nella loro semplicità, ci hanno regalato scene come questa.
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Conigli selvatici a Mawrick Head |
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E poi paesaggi mozzafiato, altissime scogliere di roccia rossa e spiagge argentate che potrebbero sembrare tropicali, se non servisse la giacca a vento per visitarle.
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Le spiagge bianche di Sanday e l'erica di Hoy |
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Le scogliere di Hoy, con la nebbia |
Il viaggio è stato interessante ed emozionante, perfetto per fare il pieno di energia, di bellezza e di idee per un autunno e un inverno produttivi, ma ora è il momento di tornare al lavoro.
A presto!