Oggi nella tana dell'orso abbiamo un ospite molto
interessante. Si tratta di un magliuomo in erba , giovanissimo, ma di grande talento. Si
chiama Riccardo, ha undici anni ed è riuscito in un'impresa difficile: fare un
bel maglione per sé e finirlo! Confessate, quanti scheletri si nascondono nei
vostri armadi sotto forma di maglioni iniziati e mai finiti? Lo ammetto, ne ho
uno anch'io.
Ma torniamo al nostro ospite. Il suo lavoro mi ha colpito a
tal punto che ho deciso di mostrarlo qui e di fare al suo autore qualche
domanda.
Riccardo col suo nuovo maglione |
D: Ciao Riccardo, il tuo maglione mi ha colpito moltissimo.
Da quanto tempo t'interessi di lavoro a maglia? E cosa ti piace di questa
attività?
R: Lavoro da un anno e uno dei fatti che mi soddisfa di più quando lavoro a maglia è vedere a poco a poco il lavoro crescere.
D: Una domanda che anch'io mi sono sempre sentita rivolgere e
che vorrei fare anche a te è questa: come e da chi hai imparato a lavorare?
R: Ho imparato grazie a mia mamma: quando la vedevo lavorare volevo che mi insegnasse, ma lei ribadiva che ci voleva troppa pazienza; però ho insistito tanto che lei si è arresa e mi ha fatto vedere i procedimenti e ho fatto uno scaldacollo ed ho un po' imparato...era comunque il peggiore che ho mai fatto...
D: Come hai scelto il modello? Si tratta di uno schema che
hai trovato su una rivista o lo hai disegnato tu stesso?
R: Il modello l'ho trovato in una rivista ma io e la mamma abbiamo fatto qualche paciughetto con i calcoli - o meglio - mia mamma ha fatto qualche paciughetto per essere sincero.
Ora ho comunque in mente tantissime altre idee.
D: Qual è la parte del lavoro che trovi più difficile e
quale la più piacevole e interessante?
R: La parte più divertente per me sono state le trecce e le più difficili il primo punto nel cambio di colore e l'accavallato triplo!
Riccardo, grazie per il tuo tempo e complimenti per le tue capacità
davvero straordinarie. Spero, in futuro, di vedere qualche altro ottimo lavoro
fatto da te.
Senza parole....che bel inizio d'anno. Complimenti a Riccardo ed alla mamma che le ha sputo trasmettere la passione per questa arte e pazientemente glie l'ha insegnata.
RispondiEliminaPenso che il merito, se proprio vogliamo attribuirlo, vada a Riccardo soprattutto, alla passione che ha maturato, senza la quale ogni insegnamento sarebbe stato forse vano.Mia madre non aveva alcun interesse per la maglia, ma a me piaceva tanto e ho trovato altre vie per sviluppare le abilità necessarie.
RispondiEliminaAdesso uso internet che mi ha permesso di imparare cose nuove e di condividere la soddisfazione dei risultati positivi.
Anna
Ma dai!!! Come lo hai conosciuto?!? Un mito!
RispondiEliminaLa mamma di Riccardo è una cantante jazz e insegna nella scuola dove lavoro. Comunque pare che sia un ragazzino piuttosto geniale!
EliminaBravissimo, dovrò conoscerlo :)
RispondiEliminaUn bel risultato davvero!
RispondiEliminamiticoh! aspettiamo che sia maggiorenne per farlo entrare nei Magliuomini! ��
RispondiEliminaCome dice una mia amica: le mele non cadono lontane dall'albero! E a volte danno anche ottimi frutti! Complimenti a Riccardo e grazie a te per avercelo presentato, susinapenelope
RispondiEliminaCerto,la storia delle mele è vera, di solito :-)
EliminaGrazie a tutti della visita, ho mostrato alla mamma di Riccardo i vostri commenti e lei mi ha raccontato che, per Natale, ha chiesto e ricevuto molti gomitoli, perciò, ci saranno altri lavori a maglia per lui nel prossimo futuro!
RispondiEliminaConfermo!
RispondiEliminaE Riccardo ringrazia tutti!!
Elisabetta (mamma di Richi)