Guest post: Lavori a maglia, una canzone da orsi!

martedì 7 aprile 2015

Oggi l'orso lascia la parola a Christian Di Rito, che fa parte dello staff di Di Lana e d'altre Storie, negozio online (ma anche fisico) di merceria e filati. Christian fa una riflessione sull'evoluzione del lavoro a maglia e sul ruolo che in essa hanno avuto internet, i blog e i social media. Dice anche cose molto carine sul mio lavoro (grazie!) e sulla mia scelta di chiamare i miei modelli come le canzoni a cui sono ispirati.


Lavori a maglia: una canzone da orsi!

I lavori a maglia non sono una attività da prendere alla leggera. Solo chi non vi si dedica può sottovalutare l'importanza che lavorare a maglia ha per chi ci si misura e ci si esprime.
Lavorare a maglia è una attività molto intensa che coinvolge molti, se non tutti, gli aspetti della personalità delle knitter. Sicuramente tutti sanno che lo stesso lavoro, fatto da persone diverse, produce un risultato diverso. Forse qualcuno ha anche sperimentato su di sé che riprendere un lavoro a maglia a distanza di molto tempo produce effetti diversi, con tensioni differenti...
Basterebbero questi esempi per dimostrare come i lavori a maglia riescano a rappresentare una parte molto profonda di noi. Questo in fase di realizzazione.
Osservando i lavori a maglia delle knitter si rimane affascinati dalla competenza stilistica, dalla capacità che hanno dei semplici capi di emozionare. Certo, la bravura ha su tutti noi un effetto emozionante, un gesto tecnico, un colore, la scelta di una frase... stesso effetto in un capo realizzato a maglia.
Oltre alla fase di realizzazione, allora, anche la fase di studio e di creazione, come in tutte le arti umane, non solo esprime la capacità tecnica, ma comunica anche con una parte più profonda che può essere chiamata stile, personalità o anche mestiere. Insomma, un lavoro a maglia inventato, studiato, concepito e realizzato è un gesto estetico che emoziona e rivela la personalità della sua autrice, o del suo autore.
E poi ci sono i nomi ed i luoghi in cui i lavori a maglia si mostrano. Una volta tra amiche o tra parenti si sfoggiavano i propri lavori nei circoli o nelle feste. I luoghi erano quelli, e non credo che prima del boom dei lavori a maglia iniziato nel secondo '900, qualcuno avesse mai chiamato per nome il modello di un proprio lavoro a maglia.

Oggi le cose sono diverse, i blog più belli e più curati sono proprio quelli legati ai lavori a maglia o agli hobby al femminile. Perché? Quale è la ragione per la quale la bellezza dei lavori a maglia ha bisogno di essere comunicata e condivisa?
Girando tra i blog dedicati ai lavori a maglia incontro il limpidissimo spazio blog di Annalisa. A Knitting Bear incuriosisce subito per la pulizia e l'essenzialità. I modelli hanno nomi di canzoni come You are my sunshine, No Surrender o la splendida (canzone e modello) Impressioni di Settembre.

Coinvolge ed incuriosisce. Musica e modelli! Cos'è che hanno in comune i lavori a maglia e la musica? Il ritmo! Allora penso che anche i ferri da maglia fanno un suono, che ogni lavoro a maglia ha un suo suono ed un suo ritmo. Immaginare quel suono che diventa una canzone nella mente della stilista e quel suono diventa un modello a maglia... pensare che anche gli orsi cantano quando sono ispirati mette voglia di ascoltare, di comunicare, di darsi la zampa!




2 commenti:

  1. Lavorare a maglia è sempre stata la mia passione ma solamente da qualche anno lo pratico instancabilmente. Vado a fiere, incontri ravelry..mi trovo con alcune appassionate come me e tricottiamo insieme, siamo in continua ricerca di nuovi filati, colorati a mano. Anche durante la mia prossima vacanza a silandro, in hotel Val Venosta non lo lascio questo hobby, lo si può abbinare comodamente alle attività sportive e di relax che trovi negli hotel benessere alto adige.

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  2. Giro spesso su ravelry e sono molto curiosa su nuovi patterns. Da quando ho imparato a lavorare a maglia mentre mi trovavo per lavoro a santa cristina val gardena, ho scoperto che a questo hobby meraviglioso devo molto perchè mi aiuta sempre quando nella mia testa ho tanti pensieri e per me funziona anche come terapia personale. Mi aiuta a non mangiare le unghie, un vizio che ho purtroppo da bambina e da quando sferruzzo le mani sono sepre occupate e quindi mi fa dimenticare di metterle in bocca. Un grande rispetto a tutti questi stilisti su ravelry, un sito bellissimo, Stephen West, Vera Sanon, Laura Chau, Joij Locatelli.

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