Quelli che noi chiamiamo orsetti o orsacchiotti di peluche in tutto il mondo anglosassone sono noti come Teddy Bear. Vi siete mai chiesti il motivo? Se lo avete fatto probabilmente siete dei fanatici degli orsi come me, e siete andati a consultare wikipedia e ora conoscete la ragione, se non avete ancora svelato il mistero, che vi piaccia o no, ve lo racconto io.
Nell'autunno del 1902, durante un viaggio diplomatico (si trattava di dirimere una questione di confine tra la Louisiana e il Mississippi), il presidente americano Theodore Roosevelt prese parte a una battuta di caccia all'orso. Purtroppo per lui (ma neanche un po' per noi!) non riuscì a fare centro e i suoi compagni di caccia, per rimediare, gli fecero trovare un giovane orso legato affinchè potesse sparargli e ottenere il suo trofeo. Il presidente si rifiutò di uccidere l'animale, privato della sua naturale capacità di difendersi con la fuga, e ordinò che fosse liberato.
L'aneddoto fu opportunamente diffuso e reso straordinariamente popolare dalle vignette di Clifford Berryman sul Washington Post e ispirò una coppia di commercianti, che decisero di confezionare due orsi di peluche per commemorare l'evento. Li chiamarono Teddy's bears, in onore del presidente e ne trassero un grande profitto, e così fece anche Roosevelt, che utilizzò l'immagine dell'orsetto come mascotte per la sua successiva e vittoriosa campagna elettorale del 1904.
C'è anche un'altra versione, molto più amara della storia. A essere legato per fare da trofeo al presidente rimasto a bocca asciutta non fu un orsetto, ma un vecchio orso già sfinito dall'inseguimeto da parte dei cani e la pietà di Teddy gli suggerì di farlo sopprimere subito, per evitargli ulteriori sofferenze, ma non lo fece lui stesso, perché ritenne che sarebbe stato un comportamento poco sportivo (invece inseguire con i fucili un animale disarmato è di una sportività...). Naturalmente fu la storia più rosea a filtrare, a influenzare l'opinione pubblica e a lasciare il nome di Teddy agli orsetti di pezza. Ironico, vero?
Ciò che non mi spiego è il motivo per cui sulla versione italiana di Wikipedia sia riportata solo la prima versione.
Smetterò di disprezzare i fucilatori per sport di animali il giorno in cui anche gli animali imbracceranno il loro fucile per difendersi alla pari. Anzi, no. Non smetterei lo stesso. Potrei solo disprezzarli un po' di meno.
RispondiEliminaViva gli orsacchiotti e chi li ama... :)
E un abbraccione a te!
Già, però sarebbe bello, anche perché gli animali ci vedono e ci sentono meglio.
EliminaGrazie per essere passato : )
D'accordo, ho chiesto io di sapere qualcosa in più sui Teddy Bear...ma francamente era meglio non saperlo, alla fine sono l'ennesimo simbolo della stupidità umana. Vado a coccolare il mio orsetto atavico.
RispondiEliminaUn bacione :)
Lo so, è una storia un po' triste. Io detesto la caccia con tutte le mie forze, ma questa storia mi interessa perché secondo me parla di una persona che non ha voluto fare una cosa per rispetto verso se stessa e secondo me, se tutti rispettassimo noi stessi rispetteremo di più anche il resto del mondo, compresa la natura... contorto, lo so : )
EliminaComunque ti ringrazio per avermi lasciato la tua opinione e per il bacione! Un abbraccio ursino a te!
Ma poveri...
RispondiEliminaLo so, è orribile, ma la cosa più brutta è che in molti posti la caccia al trofeo è ancora molto praticata. Grazie della visita!
EliminaGli unici trofei che dovrebbero essere consentiti *per legge*, anzi obbligatori, dovrebbero essere dei Teddy Bear. Pensa che bello se tutti, al mondo, grandi e piccoli, giovani e vecchi, ricchi e poveri, dormissimo (anche) con un piccolo Teddy Bear a fianco. Anche Obama e Ahmadinejad e Netanyahu e pure la Fornero. Sono certo che sarebbe certamente un mondo (molto) migliore.
RispondiEliminaSarebbe meglio, di sicuro. Un orso di pezza potrebbe tenerci legati a quella parte di noi che non cambia, nonostante tutto, dall'infanzia alla maturità. Ma su Marte che orsi avete?
EliminaBella l'idea di un orso di pezza che ci si porta dietro per sempre, legandoci a quella parte di noi che non cambia (o non dovrebbe cambiare). Come la capacità di immaginare, di sognare, di giocare...
EliminaIo ne ho fatto uno stile di vita, a volte esagerando un po' ; ), ma gli orsi per me sono importanti anche per questo.
EliminaGrazie per il commento ed i lusinghieri commenti verso l'Udinese, mio marito ed io abbiamo molto apprezzato :)
RispondiEliminaLa storia del nome degli orsi di pezza la conoscevo, ma non il risvolto più amaro. Ho molto amato il mio orso di pezza, quando ero piccola, ero sempre in apprensione quando la mia mamma lo immergeva nella bacinella di acqua saponata per lavarlo; amo anche gli orsi in generale, mi sono simpatici e penso che mi somiglino parecchio. Purtroppo gli animali pagano spesso il prezzo della cattiveria, ignoranza e stupidità umana. Peccato, sarebbe così bello convivere in piena armonia con la natura in generale.
Purtroppo non vedremo mai un mondo così, e questo che abbiamo non mi piace per niente. Mi consola sapere che ci sono altre persone che simaptizzano per gli orsi e per gli altri animali, mi fa sentire meno sola : )
EliminaA presto e buon campionato!
Ho visto un Teddy bear di Roosevelt originale del 1904 questo agosto a Washington al Museo di Storia Americana, era un amore! Avrei dato chissà cosa per poter aprire quella teca e portarmelo via... ;o)))
RispondiEliminaPer non parlare di quelli veri..!
Oh, nella nostra camera ci sono 3 orsi, uno da Londra, uno dall'Irlanda e uno dall'Ikea. Due sul comodino, ma uno nel letto. :o)
Abbracci ursini e abbasso tutti i cacciatori eccetto quelli di sogni,
Sally
Wow, chissà che bello! Io no saprei dire quanti orsi ho, ma i miei preferiti sono a casa di mia madre, sono di quando ero piccola e, almeno uno dei due ha più anni di me.
EliminaCiao Sally e grazie della visita : )