Una festa che festa non è

martedì 8 marzo 2011

L'8 marzo non è una festa, è un momento di riflessione, la commemorazione di una strage. La strage avvenne nel 1908 a New York, in una fabbrica tessile, dove 129 donne che scioperavano da giorni per rivendicare condizioni di lavoro decenti, morirono nell'incendio divampato nella loro fabbrica perchè i proprietari le avevano chiuse all'interno. La mimosa, come simbolo di questa giornata nasce nel 1946 per iniziativa delle donne dell'UDI (da wikipedia), un movimento che univa le donne appartenenti ai maggiori partiti politici dell'Italia appena liberata.

Perciò oggi non sarebbe il caso di festeggiare con bagordi e spogliarelli, ma varrebbe la pena di fermarsi per un momento a pensare cosa siamo state e cosa siamo stati, chi vogliamo essere, chi siamo e cosa vogliamo diventare. La vita delle donne oggi è diversa da come era nel 1908, ma non dappertutto e non abbastanza. Ci sono Paesi dove nascere femmine è un grosso handicap, c'è chi fa di tutto per farci o per farci sentire merce e ci riesce benissimo (vedere il post del Grande Marziano, per chi non lo avesse ancora fatto).

Credo che oggi, invece di foraggiare il mercato della mimosa (al massimo la compro da un ambulante), penserò al significato di parità di diritti, cosa vuole dire essere una donna anzichè un uomo (chissà se in fondo la differenza è davvero così spiccata) e a cosa posso fare per boicottare una cultura che ci vuole schiave inconsapevoli.

10 commenti:

  1. Chissà quante di quelle che stasera se ne andranno a far baldoria, sanno di questa triste storia, solo per questo chiamarla "festa" è un oltraggio alla loro memoria.

    P.S. Grazie del riferimento. :-*

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  2. facevamo la stessa considerazione stamani con la mia mamma. tutto diventa business, tutto perde di significato. mah.

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  3. Qualcuno ( forse Emma Bonino?) ha detto che occorrerebbe trasformare questa giornata da "festa" a " Giornata Internazionale della Donna "per non dimenticare MAI le lotte e i sacrifici anche quelli apparentemente piccoli e indignificanti.
    Orsa chi ha cantato "la donna è il negro del mondo?
    Buona giornata !

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  4. Torno giusto adesso da una bella chiacchierata sul tema con un'amica...fin quando il voler diventare mamme continuerà ad essere una discriminante per le donne e per il loro lavoro, io rifiuto ogni festeggiamento. Trattatemi come vostro pari, non regalatemi mimose. (acc...ho coniato uno slogan...)

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  5. ciao orsetta :)
    da me c'è un pensiero per te

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  6. @stellarossa: John Lennon (http://it.wikipedia.org/wiki/Woman_Is_the_Nigger_of_the_World)

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  7. lo sapevo... non poteva essere che così... siamo sulla stessa onda
    poche, sono sicura sanno da cosa nasce
    un sorriso

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  8. E' proprio vero ciò che dici. Riflettere ed essere consapevoli del ruolo della donna nella società, a questo dovrebbe servire questa ricorrenza. Invece, come sempre, la superficialità ed il business ne sminuiscono l'importanza.

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  9. @Il grande marziano: credo che siano in molte a non saperlo e a decidere di non informarsi, per superficialità. Certe abitudini sono patetiche, non dovrebbe esserci bisogno di una giornata particolare per uscire con le amiche.

    @Rosalba: il punto è proprio questo, anche noi siamo business. Io non ci sto.

    @Stellarossa: in molti già la chiamano giornata della donna, è più corretto, ma non so chi lo abbia proposto. Non sapevo neanche della canzone! Grazie

    @Tzugumi: hai ragione, quello della maternità è un tema centrale, su due fronti, è una causa di discriminazione sul lavoro se la desideri e la metti in atto ed è una causa di giudizi negativi se non la vuoi, come se chi non desidera figli fosse meno donna delle altre. Il tuo è un ottimo spunto.

    @ariarossa: grazie : )!!!

    @Filly: è vero ; ) sei un mito!

    @Topaus: grazie. Avremmo tutti bisogno di un po' di consapevolezza in più, diciamo che oggi era il turno delle donne! Ciao

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