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Il mondo delle appassionate di maglia e di uncinetto in rete, ma forse è vero per altri ambiti creativi, in Italia, ma anche all'estero è caratterizzato da un grande fair play, almeno in superficie. Spesso mi trovo a pensare che i blog, Ravelry, facebook siano carenti di un ingrediente fondamentale per la crescita di ognuno di noi, come blogger, come artigiani, come designer, come maglisti o magliai che dir si voglia (c'è qualcuno che riesce a colmare questa mia incredibile lacuna? Non c'è verso che riesca a ricordarmi la differenza ; ): la critica costruttiva.
Sono io ad avere questa impressione oppure è vero che non c'è mai verso di sentirsi rivolgere un commento negativo, magari educato e gentile (non c'è bisogno di fare gli str...) su un progetto, su un post, su un pattern?
Con questo l'orso approva pubblicamente i commenti negativi sui propri lavori, nei limiti della decenza ; )
Mi sa che hai ragione . Io leggo spesso commenti superentusiasti per progetti che magari sono solo passabili . Personalmente se scrivo un commento positivo è perchè quel lavoro mi piace davvero , altrimenti mi astengo . Ma io sono una novellina dei blog e magari non sono amica di nessuno .
RispondiEliminaIo non mi intendo di maglia, almeno non tecnicamente. Ma questo concetto spesso vale anche per i post sugli argomenti più svariati. Penso che l'attività di commento in rete sia condizionata da una (deprecabile) componente di "do-ut-des", ovvero una mera ricerca di approvazione di sé nell'approvazione altrui, che personalmente faccio fatica a sopportare.
RispondiElimina@Ekeloa: grazie per la definizione, è una cosa che proprio non riesco a ricordare, spero che questa sia la volta buona.
RispondiEliminaMetti l'accento su un punto fondamentale: motivare un giudizio è molto più impegnativo che dare un voto, ma è anche molto più formativo per chi lo esprime (oltre che per chi lo riceve).
@Teriluce: l'amicizia in rete è un concetto un po' fumoso (e forse non solo in rete, se ci penso bene), non credo che sia questo il punto, però mi sa che ti sei avvicinata, forse a volte ci manca la confidenza, la possibilità di sapere se la persona che riceve il commento costruttivo se la prenderà o meno se le facciamo notare qualcosa che non va. Grazie per il tuo contributo!
@Il grande marziano: credo di non sopportare più neanch'io questo do ut des. In che senso ti intendi di maglia : D ? Grazie
Sono entrata nel post
RispondiElimina1) perchè mi è piaciuto il serpente dell'immagine...2)
volevo sapere cosa intendevi...perchè mi interessa cosa scrivi.
Mi ritrovo nel commento di @Teriluce: intervengo se un progetto mi piace, altrimenti mi astengo (sì, per cortesia, non amo tutto quello che vedo, ognuno ha i propri gusti). Trovo normale, quando si entra in un mondo nuovo come quello della rete, che si cerchi di farlo "in punta di piedi"...
Le critiche costruttive invece servono eccome, a migliorarsi, a conoscere punti diversi di vista, anche a rivedere e a rifare tutto se necessario altrimenti è un crogiolarsi narcisistico.
Ma credo anche che chi si espone mettendo i propri lavori in vista e a disposizione di tutti faccia anche una dimostrazione di coraggio, la critica è sempre in agguato, e quindi sia anche disposto a ricevere "imput" negativi...o no?
una saluto a tutti gli orsi!
Concordo con Teriluce e con Anna, anch'io normalmente commento se una cosa mi piace, mi astengo se invece non rientra nei miei gusti.A volte ho anche commentato su cose magari non proprio nei miei gusti, ma semplicemente con dei saluti, perchè su blog appena aperti è comunque incoraggiante, e credo che in un mondo esterno davvero assetato di "sangue" e pieno di cattiveria, una parola gentile possa solo essere d'aiuto.Alcune blogger, direi anche bravissime e molto creative,hanno fatto così con me, e è stato molto generoso da parte loro.
RispondiEliminaIl commento negativo garbato è comunque utile, sempre che sia una persona corretta ad esternarlo.
@Anna: il serpente avvisa i lettori che si sta trattando un argomento insidioso. Mi sembra che tuuti si comportino pi o meno allo stesso modo, anch'io commento solo le cose che mi piacciono, a volte neanche tutte, per mancana di tempo. Quello che vorrei stimolare con questo post è una discussione sull'opportunità o meno di fare anche commenti negativi, sempre nei limiti dell'educazione e della gentilezza, proprio per aiutarci a migliorare. Con questo post voglio dire che se faccio qualche porcata sono più contenta se me lo dite ; )
RispondiEliminaGli orsi ricambiano il tuo saluto!
@Silvia: incoraggiarsi a vicenda è bellissimo e la cortesia è una merce rara, al punto che fa piacere cercarla e diffonderla in rete. Forse varrebbe la pena individuare un "luogo" dove la critica costruttiva possa esprimersi su chi vuole accettarla, in positivo o in negativo, senza andare a piazzare giudizi non richiesti sulle pagine di chi non ci tiene affatto a sapere perché un suo lavoro non è proprio fantameraviglioso come credeva. Grazie della tua opinione : )
Forse un buon luogo per quello che tu dici è Ravelry e i suoi gruppi...è soprattutto una gran fonte di stimolo a migliorare, o almeno lo trovo per me...
RispondiElimina@Anna: anch'io pensavo a Ravelry, magari con un gruppo creato ad hoc per chi vuole confrontarsi anche con le critiche, oltre che con le pacche sulle spalle. Pensiamoci...
RispondiEliminaHai ragione molto meglio le critiche costruttive che i commenti buonisti, il tuo post (a proposito non so come dirtelo, ma che bello è il serpente!) mi ha fatto riflettere e giungere alla conclusione che anch’io sono tra quelle che fa commenti buoni ma non perché mi piace tutto anzi ho trovato tante di quelle cose orrende che mai mi sognerei di indossare o comprare ecc. però perché devo perder tempo per scrivere anche solo due righe del perché non mi piace, lascio perdere, mi faccio gli affari miei e cambio pagina, prevale la voglia di lasciar perdere piuttosto che criticare; nel caso di un blog che seguo o che commento spesso il discorso è diverso e li si che mi sento di fare critiche perché so che posso avere un dialogo costruttivo con chi ho criticato e vale la pena scrivere due righe in più.
RispondiEliminaCiao, condivido il concetto dei commenti sinceri perchè già nella vita non virtuale ce ne sono abbastanza di "commenti buonisti" in generale...Detto ciò, io di solito nei blog che seguo commento quello che mi piace davvero e non sempre per mancanza di tempo, se una cosa proprio non mi aggrada o non la indosserei mai, non mi sento nella posizione di dare un commento negativo anche se sincero, perchè non mi ritengo esperta a tal punto e magari non ho confidenza con la persona, ma ammetto che questo è un mio difetto di eccessiva timidezza anche nella vita reale:(
RispondiEliminacom' e' bella la tua bissia.... cosi' stimolante, io - Eva - non so resisterle.
RispondiEliminahai lanciato un bel sasso nello stagno, sai? e una riflessione andrebbe fatta, perche' si puo' essere politcaly correct e civili pur senza sposare per forza tutte le cause (o i lavori o quello che e'), ma sembra che sul web, anche piu' che non nella vita reale, questo equivalga ad una terribile offesa. Forse perche' manca la mediazione del linguaggio del corpo, e si puo' facilmente stracapire. Non lo so, pero' sono convinta che ci sia qualcosa che non va nei gridolini di ammirazione mediati dalla rete, come quando sei tra la gente tutta baci e bacini, ma un'attimo dopo ti ritrovi in un nido di serpi che non sapevi di aver calpestato. Ecco, l'ho detto, le falsita' mi feriscono piu' delle critiche. (psicoterapia blogghica) E, del resto, dovrebbe valere che se non puoi dire niente di buono su qualcuno e' meglio che tu stia zitto. Ma e' altresi' vero che le piante ( artiste, magliaie, cuoche etc.) cresciute ben prottette nella webserra amica rischiano brutte delusioni a contatto con la cruda realta'.
Continua a provocarci, orsa marsicana. E' bello far sfrigolare i neuroni di tanto in tanto...
@Kemate: ciao, il serpente ha molti difetti, ma è molto simpatico e soprattutto ha la lingua biforcuta e qui mi è servito per quello (grazie!). Anch'io non vado in giro a seminare "perle di saggezza" ursina non richieste! Ma se ci fosse un forum dove si presentano i progetti chiedendo di essere criticati in maniera costruttiva?
RispondiElimina@PJ: ogni neofita ha diritto ad essere timido e ritroso, ma se ci fosse un posto dove potessi esprimere le tue opinioni e leggere quelle degli altri, ti assicuro che lì la tua capacità critica si svilupperebbe molto meglio e molto più velocemente.
@evaowl: bisognerebbe sferruzzargli una bella mela rossa ; ) Il mio scopo era proprio quello di lanciare un sasso nell'acqua un po' troppo tranquilla del nostro laghetto. Il punto che sottolinei tu è importante: non sarebbe meglio aiutarci fra di noi a capire e superare i nostri limiti, invece di incensarci a vicenda per poi sbattere il muso appena furi di qui?
Grazie a tutte per le vostre opinioni e contributi.
Fa piacere leggere tutti questi commenti in risposta ad un post che tratta un tema spinoso.
RispondiEliminaForse, purtroppo, l'ambiente sferruzzante italiano è, ancora, troppo provinciale e si tende a "sostenere" ad oltranza più per amicizia che per stima sincera verso la produzione?
E sinceramente, lo standard italiano, non è ancora troppo basso per una critica consapevole?
Condivido l'impressione, a volte, di ritrovarmi in certe situazioni spiacevoli tipo "aver pestato un nido di serpenti", mi sembra di ritrovare le stesse dinamiche da comari in alcuni interventi pro o contro qualcuno, tipo tifoseria.
@Natascia: ti aspettavo ; )
RispondiEliminaLa simpatia personale spesso svia dalla critica costruttiva e, se sostenuta dalla scarsa competenza (in generale dell'ambiente nostrano, me inclusa) ecco la frittata. Che in Italia si sia indietro rispetto al resto del mondo (qui mi limito a riferirmi all'argometo maglia) è un dato di fatto, ma cominciare a cercare di sviluppare le capacità critiche potrebbe aiutarci a recuperare terreno.
Che poi ci siano ambienti pro o contro qualcuno, per amicizia, peché non sono piaciuti atteggiamenti o modi di porsi ecc. è inevitabile in questo come in altri ambiti. Come dicevano alcune qui sopra, comunicare via internet è più difficile e spesso si ha la sensazione di camminare su un tappeto di uova (magari di serpente !)
non solo nel campo dei ferri/uncinetti ma in tutto il mondo creativo credo che ci sia molta ipocrisia e poco posto per le critiche, sia positive che negative, per i suggerimenti, ecc. Questa è l'impressione che ho avuto quando sono stati semplicemente espressi dei giudizi personali, figuriamoci cosa può accadere quando si fa una critica (+/- che sia). Poi c'è sta cosa che se la bloggher è per qualche motivo famosa/conosciuta tutto quello che produce è oro colato, e spesso poi vanno avanti per inerzia proponendo le solite ciofeche.
RispondiEliminaA me sta capitando che molte lettrici pensano che io me ne intenda di maglia e mi chiedono consigli che purtroppo non so dare o magari leggono male il post e non si accorgono che quello che ho scritto non è roba mia ma sto mostrando creazioni di altri, nonostante scriva link, creazioni di..ecc.
Mi chiedo se la causa di tutto non sia una ignoranza generica per quel che riguarda il come comportarsi nelle relazioni sociali e l'estremo bisogno di esser qualcuno dentro internet (cosa già citata tra i commenti).
Già che ci siamo odio quei blog che chiedono di lasciare un commento se i lettori hanno gradito.
@vio-yersinia: non so come si possa pensare di essere qualcuno su internet in base al numero di commenti favorevoli, ma forse è proprio come dici tu.
RispondiEliminaQuello che ti succede con le lettrici che faintendono, forse dipende dal fatto che sul tuo blog si trovano molti contenuti e, nella quantità magari chi passa e vuole lasciare un commento lo fa senza troppa attenzione. Di solito qui non succede, perché siamo in poche e perché non c'è molto materiale su cui confondersi.
Chiedere i commenti di chi ha gradito è un po' come dire: se non ti piace quella è la porta, è legittimo, però è poco stimolante. Grazie per la tua partecipazione a questa discussione.
Quant condivido non lo sai... e ci dedico una parte del mio ultimo post!
RispondiElimina@Tibisay: grazie, vado a leggere allora!
RispondiEliminaMi intendo di maglia nella misura in cui mi illudo di saper distinguere un lavoro bello, da uno brutto. Giacché si tratta comunque di impressioni soggettive, ho la confidenza di poter andare sul sicuro. ;-)
RispondiEliminaPS E poi su Marte stiamo quasi sempre parecchio sotto zero, anche d'estate. Va da sé che i maglioni sono un must... ;)
Sarei curiosa di sapere precisamente cosa intendi per critica costruttiva.. perchè se si tratta di un consiglio oggettivo su una tecnica alternativa da usare per un qualche lavoro mostrato posso anche capirlo.
RispondiEliminaIl termine "porcata" per quel che penso io potrebbe applicarsi ad un sacco di cose che vedo in giro (a volte a posteriori anche cose fatte da me)...
E poi qui si va a cercare il vero motivo per cui uno mostra i propri lavori in rete.
Per poter condividere con qualcuno? Per avere una qualche visibilità? Per sentirsi dire qualcosa di carino da qualcuno di diverso dai soliti quattro gatti dei parenti?
Per quel che mi riguarda se non mi piace o comunque non rientra tra i miei interessi non commento.
Oppure se ho apprezzato dico che mi è piaciuto molto e faccio i complimenti.
Nel contempo non spasimo perchè mi commentino o per pubblicizzarmi.
Perchè se questo è il momento della verità allora diciamola tutta: molti commenti sono fatti ad hoc a scopo pubblicitario per il proprio blog. Come pure molti candy.
Ma per quel che penso io...
Se vuole uno lo fa altrimenti "fa de manco"...
E comunque la vuoi mettere in conto la gioia? La soddisfazione di aver fatto qualcosa, anche magari di piccolo, di terrificante, di orrendo e obbrobrioso, ma fatto da te, al di fuori dei doveri di ogni giorno, che per un momento ti fa sentire quasi bene...
Ecco.. se uno vuole la critica costruttiva a mio parere la chiede... altrimenti condivide i suoi 15 momenti di gioia.
Amen.
volevo dire... minuti e non momenti..
RispondiElimina@Tilly: intendo quei commenti che, magari mettono in luce un difetto del mio lavoro, ma mi aiutano a far meglio la prossima volta, oppure mi permettono di capire anche i gusti e le opinioni degli altri. Mi riferivo a quel dialogo che, fuori dalle logiche del "ti dico che sei bravissima così la prossima volta lo fai anche tu con me" che, a mio modesto avviso, predominano nella blogosfera. In un certo senso mi riferisco soprattutto a consigli tecnici, ma anche pareri estetici motivati (certo non frasi del tipo: che schifo di progetto, perché non ti dai all'ippica?).
RispondiEliminaIl termine porcata è un po' forte, per questo l'ho usato riferendolo ai miei eventuali lavori di bassa qualità e con un evidente intento ironico, non certo perché lo userei come critica (tantomeno come critica costruttiva).
Condivido quello che dici sul fatto che sia meglio riservare la critica costruttiva a chi la vuole, infatti io l'ho chiesta e mi sono permessa di lasciare qualche suggerimento a persone che si sono dimostrate d'accordo con me, non certo per distruggere l'autostima di chi non la vuole assolutamente.
In uno dei post precedenti ho scritto che mi piacerebbe un luogo (un forum di ravelry appositamente creato, magari) dove chi lo desidera può scambiarsi critiche costruttive, questa sarebbe una buona soluzione per me.
Di sicuro il mio intento non è quello di togliere a chi non li trova fuori dalla rete i suoi 15 minuti di felicità.
Personalmente i miei lavori mi fanno stare bene anche quando non li condivido su internet. Li pubblico perché mi piace lo scambio e il confronto con le persone che hanno la mia stessa passione, solo che vorrei che lo scambio fosse più sincero e trasparente di come mi sembra che sia, almeno per chi lo desidera.
I blog candy, così come i "premi" a catena di S. Antonio, non piacciono neanche a me, anche se in passato vi ho partecipato (passivamente ; ) in un paio di occasioni.
Grazie per la tua opinione e per la precisazione sui momenti - minuti (nella prima versione sarebbe stato molto più triste!)
ah.. ma tu sei più gentile di me... a volte in rete si trovano veramente delle schifezze totali (nobilitate solamente dall'effetto terapeutico)..
RispondiEliminaSui consigli tecnici concordo, meno sui pareri estetici motivati, che trovo siano dei dati squisitamente soggettivi.
Però hai ragione sicuramente sulla possibilità "forum".
Il forum è più costruttivo dal punto di vista della crescita, dello scambio... un tipo di approccio diverso da quello che si ha con un blog. Anche molto più coinvolgente dal punto di vista del tempo.
Sempre che si sia persone sociali...
Comunque non pensare che non abbia apprezzato il tuo post, al contrario l'ho trovato molto interessante e stimolante! (e qui un esclamativo ci stà bene..)
Grazie, questa discussione si sta rivelando molto stimolante, anche oltre le mie aspettative, e poi ogni tanto ci vogliono pure gli esclamativi.
RispondiEliminaUn post davvero interessante, orsetta. Devo dire che anch'io, come leggo in altri commenti, preferisco intervenire solo nel caso in cui un progetto mi piace o mi colpisce, e lascio perdere quando invece non mi sembra granché. Non per una sorta di amicizia con l’autore del progetto né per piaggeria, semplicemente perché ogni cosa è soggettiva, e non ritengo che il mio giudizio sia infallibile. Magari un certo progetto che a me non piace può piacere molto ad altri che lo vedono pubblicato. Ci sono designer italiane molto note che propongono cose che a me in genere non piacciono e che non realizzerei perché non sono nel mio stile, troppo semplicistiche e quasi mai davvero originali sia nei punti che nelle costruzioni scelte, eppure queste creatrici hanno grande successo e sono apprezzate da molte knitter. E' una questione di gusti, e io rispetto chi la pensa diversamente da me senza nessun problema. Certo, su Ravelry a volte si vedono cose davvero bruttine, o fatte da knitter assolutamente principianti, però Ravelry secondo me è un posto diverso da un tipico blog di maglia, è un posto di condivisione di una passione, e non ha importanza davvero se alla fine la tecnica è stata perfetta o la scelta dei colori armoniosa. Quando mi infilo in quel mare di proposte delle knitter di tutto il mondo mi appassiono alle descrizioni dei loro progetti, guardo le foto che mettono, magari con i loro bambini o gli animali di casa, con piccoli dettagli delle stanze in cui vivono e lavorano a maglia, leggo del tempo e dell’impegno che ci hanno messo a ottenere quel risultato, e della gioia di chi ha ricevuto in dono quel progetto, e alla fine non mi importa affatto se il progetto non è oggettivamente bello, mi piace il senso di condivisione e la sensazione della passione comune che abbiamo tutte. In fondo la maglia per me è un passatempo, e mi piace prenderlo con leggerezza. Un blog di maglia magari meriterebbe più attenzione, e a volte una critica fatta con la giusta educazione e con motivazioni tecniche ben dettagliate può aiutare l’autrice del lavoro a notare cose che le erano sfuggite. Di certo ti posso dire che, come non perdo tempo a commentare una cosa che non mi piace, non ne perdo neppure a fare commenti falsi in giro, per cui… credimi se ti dico che il tuo serpente è un amore ! :o)))
RispondiEliminaUn abbraccio a te e a tutti gli orsi, Sally
Ciao Sally: secondo me bisogna distinguere fra hobbisti che si divertono e mostrano i loro lavori agli amici (e a chi passa) e professionisti o aspiranti tali che cercano di fare della loro passione un lavoro. Lasciare un commento positivo solo sui lavori che ci piacciono e soprattutto agli amici è una cosa che facciamo tutti e più che giustamente. Non mi passa neanche per l'anticamera del cervello di andare a rompere le scatole con commenti negativi a casaccio, ma mi chiedo se non sarebbe il caso di aver eun posto dove poterci aiutare con giudizi più articolati e pareri circostanziati che ci possano far migliorare, tutto qui. Il lato che tu (ma anche altre, fra i commenti) evidenzi del successo per alcuni immotivato di alcuni altri è un problema relativo, secondo me. A volte la simpatia e la gentilezza delle persone attira loro consensi che possono adare al di là dei loro meriti oggettivi, ma non fa male a nessuno (se non alle persone che li ricevono che potrebbero abbassare la guardia e perdere molte buone occasioni per comprendere meglio il loro lavoro).
RispondiEliminaSono felice che ti piaccia il serpente. In realtà è soprattutto molto fotogenico, però il pattern sarebbe da perfezionare molto perché on è troppo razionale (ad aver tempo...)
Un abbraccio da me e da tutti gli orsi.
Arrivo tardi a commentare, ma la discussione è veramente interessante! Io adotto questa politica solitamente: ritengo che ognuno nel suo blog o nel suo spazio virtuale sia a casa sua. Se un lavoro mi colpisce o mi piace particolarmente, sia per motivi tecnici che estetici, spesso lo commento. Non lo faccio invece se un lavoro non mi piace. Perchè ritengo che, come dicevano molte di voi, si possa facilmente essere fraintesi. Le critiche ritengo di poterle fare a persone con cui ho una certa confidenza. Per il resto io adotto la politica dell'isolamento: non linko le cose che non mi piacciono, non cito persone che (pur gentilissime) fanno lavori di scarsa qualità e usano la gentilezza lecchinante per farsi linkare a destra e a manca (e ce ne sono tante, troppe...). Il panorama dei blog (creativi nel nostro caso) italiano è spessissimo sconfortante, per mancanza di competenze, di voglia di imparare, di foto di buona qualità, di scrittura e di grafica... Io forse verrò considerata snob da molti perchè non lascio commenti sulle cose che on gradisco solo perchè li hanno lasciati a me, non linko tutti quelli che mi linkano. Penso che se già si facesse questo e si desse visibilità solo a chi lo merita (e non solo per criteri estetici ovviamente, che sono i più soggettivi) si farebbe già un'opera buona e di promozione della qualità.
RispondiEliminaGrazie per il post Annalisa, veramente interessante! Alessia
Ciao Alessia: hai ragione sui link. La mia politica è un po' più amatoriale, nel senso che questo blog è nato come diario e ho iniziato a linkarele cose che mi faceva piacere leggere, a prescindere dalla qualità dei lavori presentati. Nella mia sidebar si vedono blog che parlano di cucina, di viaggi, di attualità oltre che di hobby creativi. L'altro blog che curo, quello di collettivo mag(l)ia 198 ha un intenzione più professionale e ancora non abbaimo linkato nessuno, per scegliere con cura.
RispondiEliminaGrazie della visita.