Dal Festivaletteratura di Mantova

martedì 14 settembre 2010

Se non ci siete mai stati, dovreste prendere in considerazione una visita a Mantova, magari durante i giorni del Festivaletteratura. Purtroppo per quest'anno è troppo tardi, la manifestazione ha avuto luogo lo scorso fine settimana, ma gli organizzatori sono già all'opera per la 15^ edizione (segnate in agenda: 7 - 11 settembre 2011).



Per me è sempre un'esperienza positiva, un'occasione per portare a casa nuovi spunti per pensare, qualche ragione per sperare, strumenti efficaci per capire quello che succede intorno a me e anche un'occasione per sferruzzare in pubblico (tanto per non perdere il vizio).
Quest'anno ho scoperto un'autrice interessante, Michela Marzano, filosofa e docente all'Università di Parigi, ho ascoltato le risposte piuttosto sconcertanti di Frederik Forsyth a Carlo Lucarelli, la lucida esposizione di Corrado Augias sui misteri del Vaticano, un racconto poetico di Maurizio Maggiani sui personaggi e i fatti del Risorgimento Italiano e una sua personale definizione del termine castità, la storia di Peppino Impastato dalla voce di suo fratello Giovanni.

Se non lo avete ancora fatto, prendete in considerazione la visione del film "I cento passi", diretto da Marco Tullio Giordana, informatevi su quello che la televisione non dice, sui fatti del dopoguerra in Sicilia (magari cercando notizie sulla strage di Portella della Ginestra), chiedetevi chi c'è in Parlamento, prima o poi (se la campagna acquisti del capo del governo lo permetterà) dovremo tornare a votare.

6 commenti:

  1. Anche se come scrittore e come lettore provo affetto per gli scrittori che scrivono, e sospetto (se non peggio) per gli scrittori che parlano, penso anch'io che il Festival di Mantova (stupenda città) sia ormai una di quelle poche, rare, piccole cose che ancora tentano disperatamente di far rimanere l'Italia fra i paesi civili e culturalmente vivi.
    Invito anch'io alla visione de "I cento passi", e invito anch'io all'auspicabile espulsione di cento o duecento malfattori dal nostro Parlamento.

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  2. Confermo. E' capitato anche a me di andarci, ed è un'esperienza davvero intensa e stimolante. Dal punto di vista culturale è in assoluto l'evento più appagante cui abbia avuto la fortuna di assistere.

    E a contribuire a tutto questo penso vadano non solo la sempre alta qualità degli interventi e la loro puntuale organizzazione, ma anche gli spazi storici straordinari (piazze, palazzi, chiostri, saloni, chiese) che ospitano gli eventi e le suggestive architetture che fanno loro da cornice in questa piccola città, davvero meravigliosa.

    Insomma, vale davvero la pena riservarsi il week-end per andarci.

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  3. @ Zio Scriba: capisco la tua diffidenza nei confronti degli scrittori oratori, però questa volta almeno a tratti è stato stimolante ascoltarli e sono tornata a casa con la sensazione di aver imparato qualcosa. Mantova è davvero stupenda.

    @ Il grande marziano: per non parlare della possibilità di visitare musei davvero interessanti, come il Palazzo Ducale, con la camera degli sposi affrescata dal Mantegna.

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  4. Mi piacerebbe tantissimo andarci. Prima o poi lo faccio, cacchio :)

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  5. @ Lindalov: vale la pena, anche quando non c'è il festival. Grazie della visita : )

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  6. Ciao a tutti!
    sono Eleonora approfitto che state parlando della mia città Mantova per dirvi che sono guida turistica e nel caso passaste da queste parti vi posso portare a visitare i monumenti e il centro storico della "bella addormentata"!
    passate pure sul mio blog :http://guidamicamantova.blogspot.com/
    Un saluto a tutti e spero di vedervi presto a Mantova!

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