Arrivederci, lana

venerdì 25 marzo 2016

Con qualche settimana di anticipo rispetto al cambio degli armadi, arriva, come ogni anno, il momento di dire arrivederci ai nostri amici gomitoli di lana e di dare il benvenuto alle fibre più adatte alla stagione alle porte. Per l'orso non è semplice. Per quasi tutti noi, amanti del lavoro a maglia, la lana, l'alpaca e le fibre invernali sono nettamente in testa alle classifiche di gradimento, mentre i cotoni e le fibre estive in genere sono relegate agli ultimi posti, ma per me la bella stagione è l'inverno (lo sarebbe se si decidesse a fare l'inverno davvero...), quindi per me questo è un momento davvero fastidioso: arriva il caldo e niente più lana, o quasi.

Quest'anno voglio finalmente scrivere un modello che ho elaborato da molto tempo e che ho già indossato con piacere la scorsa estate. Si tratta di un top elegante e femminile, ma non troppo lezioso (in stile orsa, per capirci), con un tocco di lace e finiture pulite ed essenziali. Potrete realizzarlo in tondo (con una falsa cucitura sui fianchi) o in due pezzi da cucire, perché non diventi un budello informe dopo un paio di lavaggi come spesso succede ai capi senza cuciture.



Il mio prototipo è in Mondial Sahara, un filato che ho acquistato lo scorso anno, una composizione di lino, cotone e viscosa, un filo non del tutto uniforme, anche se non si può definire esattamente thick and thin, con punti più opachi e altri più lucidi, che io ho lavorato con ferri da 4,00 mm per ottenere una mano morbida e un buon drappeggio. Credo che ormai non sia più in produzione, ma esiste Sahara più, con la stessa composizione (anche se la percentuale di lino è più alta, rispetto a quelle di cotone e viscosa) e lo stesso rapporto peso metraggio (50gr per 125 m).

Fra qualche giorno il pattern sarà pronto e scatterà la chiamata alle armi per il gruppo di tester. Siete pronte?




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