L'arte delle dimissioni

giovedì 22 settembre 2011


Dopo 31 anni di carriera, i REM hanno deciso di andare in pensione. Gli ultimi album della band di Athens non erano stati memorabili, ma la scelta coraggiosa di non trasformarsi in un carrozzone di amarcord e cerone è all'altezza delle pagine più emozionanti della loro produzione musicale.

Li ringrazio per Everybody hurts, Man on the Moon, Shiny happy people (anche nella meravigliosa versione Furry happy monsters, con i Muppets), Nightswimming e per Orange Crush, che tempo fa mi ispirò (anche se solo per caso e quasi per scherzo) questo pullover, il cui pattern sarà presto disponibile.



La sua particolarità sono gli scaldamani incorporati, utilissimi nelle giornate più fredde... devo farmene uno per l'ufficio!

6 commenti:

  1. Uh... li ascoltavo già durante la mia inquieta adolescenza... ed in effetti mi inquieta ancora di più saperli in pensione... meglio così, però, che tipo Kyle Minogue, una che proprio non si vuole arrendere...

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  2. l'arte di... Andersen :D
    dalle nostre parti certa gentaglia non lo farebbe neanche da morta: proverebbe a lasciar scritto nel testamento: "Non mi dimetto"...

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  3. @ Tibisay: anch'io li ascoltavo anche da ragazzina! Ci sono tanti di quei soggetti che potrebbero prendere il buon esempio... quela che citi tu è una, anzi, per me fa parte di quelli che se non iniziavano proprio era meglio!

    @Zio Scriba: appunto, è una favola ; ) I armirti potrebbero fare affari lanciando una linea di lapidi per l'uomo che non vuol dimettersi mai, e pensa alle bare con l'adsl...

    @Lotusim: mi fa piacere, grazie della visita : )

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  4. Ogni cambiamento è sempre meglio sceglierlo, che essere scelti da esso. Ma serve coraggio e onestà, spesso non soltanto intellettuale.

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  5. @Grande Marziano: l'onestà (di tutti i tipi) è una delle merci più rare. Ciao : )

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