La festa ai lavoratori
domenica 1 maggio 2011
Oggi è una domenica particolare, anche se la chiesa ha deciso di cercare di farci dimenticare questa ricorrenza troppo rossa piazzandoci la beatificazione di papa GPII (sarò complottista, ma che cavolo ci voleva a metterla l'8 maggio?), il primo maggio rimane comunque la festa dei lavoratori.
A Genova, e penso in molte altre parti d'Italia, la tradizione richiederebbe gita sui prati e basanata (pranzo al sacco a base di fave, salame e sardo fresco), giocare a pallone, prendere il sole, soffiare i soffioni, infrattarsi fra i cespugli e via così, secondo quello che suggeriscono il paesaggio, l'età e la compagnia.
Oggi no, secondo i nostri imprenditori e per i sindaci più illuminati oggi si festeggia con lo shopping: tutti a incodarsi al centro commerciale. Non sentite anche voi l'urgenza di acquistare un nuovo frullatore? Non vi scappa di comprare delle ciabattine infradito? Niente paura, commesse e cassieri sono a vostra disposizione, sacrificati al profitto di chi passerà la festa in megayacht o in piazzetta a Portofino.
Se invece non avete un lavoro e i soldi per chiudervi da qualche parte a fare spese, potete sempre gustarvi la diretta da piazza S. Pietro. Che giorno era oggi?
Ciao, sono arrivata qui leggendo un tuo commento da Zio Scriba. Condivido in pieno il tuo post.
RispondiEliminaE in genere amo gli orsi :)
Buon Primo Maggio, Knitting Bear!
Lara
Grazie, anche da parte dei colleghi orsi.
RispondiEliminaBuon primo maggio anche a te!
AHAHAH! Ho proprio pensato la stessa cosa, perché proprio il primo maggio? Le principali homepage dei quotidiani non parlano della festa dei lavoratori, tutto in secondo piano.
RispondiEliminaHai proprio detto giusto su tutto!
baci e buon primo maggio, quello dei lavoratori o di coloro vorrebbero averlo un lavoro!
la vediamo allo stesso modo - direi. probabilmente perche' Genova e Trieste sono citta' speculari - e lascia stare la Mitteleuropa che serve a far figura come le spille della regina madre. io mi sono sfogata producendo un angry - ma molto angry - bird. rigorosamente rosso.....cardinale, sai, per rimanere in tema. he,he
RispondiEliminaDa un lato sfruttatori fascioliberisti, dall'altro un'opulenza necrofila che offende Gesù esaltando idolatria umana, mercanti nel tempio, sepolcri imbiancati e farisei.
RispondiEliminaBel Primo Maggio, porca italia!
Alla fine ci sono riusciti: far lavorare la gente non solo di domenica (e i chiesaioli non dovrebbero gradire molto...) ma anche il 1° Maggio!!!
RispondiEliminaOrsetta la penso esattamente come te.
RispondiEliminaSono molto in...dignata, demoralizzata e molto altro ancora ma per fortuna non sono sola.
Inutile dire che sono contraria all'apertura dei negozi per il 1° maggio, sono indignata, va beh...e poi? Questa indignazione mi sembra una costante, ogni giorno c'è motivo per indignarsi, ma alla fine non é che finiremo per assuefarci a questo stato delle cose? Mi chiedo ma quando finirà????
RispondiEliminaFrancesca: grazie della visita, mi fa piacere che anche tu sia d'accordo, incavoliamoci tutti!
RispondiElimina@Evowl: ciao e grazie di essere passata, adoro Trieste e il tuo angrybird è bellissimo e molto appropriato!
@Zio Scriba: triste giornata, mi sono rifatta zapando l'orto e trapiantando un po' di cime di rapa e mangiando le fave. Ho apprezzato il tuo racconto del lavhorror.
@Anna: già, criticano e condannano quello che gli fa comodo. Grazie della visita : )
@Ariarossa: questa è una magra consolazione, ma è quello a cui ci dobbiamo aggrappare, un abbraccio.
@Astrea: il problema è che sembra sempre di aver toccato il fondo, poi il limite si allontana ancora. Quando potrà finire non lo so, ma continuo ad arrabbiarmi e a dirlo. Ciao!
RispondiEliminaQuella dell'Italia è la teoria della rana bollita. Vado a spiegare. *Mi perdonino gli animalisti, mai andrei a far del male a una rana ovviamente*
RispondiEliminaPoni di aver voglia di una bella rana bollita. Che fai?
se tu prendessi una rana e la piazzassi direttamente nell'acqua a 100 gradi quella appena sentito il calore già sta scappando, maledicendo pure di non poterti sputare in un occhio.
Ma tu (Silvio) che sei furbo prendi una rana (o gli italiani) e piazzala in una bella acquetta tiepida, sui trentacinque. Magari sparagli pure un grande fratello in tele che intanto che sguazza si rilassa guardando gli altrui problemi. Poi alza un po' il fuoco. Questa penserà "bhe dai piacevole ugualmente, e poi ho la tv, nonostante tutto sto bene". Magari la rana aveva sentito delle voci di rane bollite, ma sapeva che erano false e tendenziose messe in giro da rane complottiste. E poi perché crederci? In fondo tu, signore dell'acqua, sei buono. "Guarda qui che relax. C'è la tv, posso nuotare nell'acqua calda. Altro che stagno!"
Falla abituare al calore e la vedrai un po' più molle e debole. Eccerto, piazzati tu per un ora nell'acqua a quaranta gradi con magari la D'Urso in sottofondo. Bene, quando la vedi stanca e con l'occhio da triglia alza tutto. Ormai non avrà la forza di uscire et voilà rana bollita senza sforzi. Italiani bolliti in un batter d'occhio.
Scusa la lungaggine metaforica :)
La storia della rana bollita calza a pennello, Ciami, il fatto però è che nel caso degli esseri umani c'è una componente di cooperazione attiva. La rana dove la metti sta, gli umani tendono a scegliere le cose più facili, si fanno convincere dalla comodità delle teorie e delle situazioni, sono pigri e quando potrebbero pensare con la loro testa non lo fanno. Questo mi fa infuriare ancora di più.
RispondiEliminaConcordo con te, bisogna continuare ad informare e a cercare di far ragionare la gente. Per quanto questa solitamente ti prenda per matta o per complottista, pessimista e disfattista. O più semplicemente comunista. Se anche una sola persona sentirà la mia campana e ci rimuginerà su sarò una Ciami felice! :)
RispondiEliminaCiao, ti ho scoperta grazie allo "spazio di B", amo molto anch'io sia gli orsi che lo sferruzzo. E mi piace molto anche il tuo blog.
RispondiEliminaCondivido il post naturalmente e penso che sia veramente importante continuare ad arrabbiarsi ed indignarsi!
Questo Ratzinger... Ne sa una piu' del diavolo!
RispondiElimina@t2k: possiamo solo continuare a parlare e a scrivere, diamoci dentro!
RispondiElimina@Gabriela: piacere di incontrarti, chi ama gli orsi è più che benvenuto nella mia tana : )
@Topaus: non credo che esista, ma nel caso... grazie della visita.
Io sono convinta che indignazione e arrabbiature varie servano eccome... certo che è triste, non fare shopping il 1 Maggio, da semplice normalità è diventata una forma di protesta!!!
RispondiEliminaQuoto il tuo post!
RispondiEliminaViva il Primo maggio (quello vero!!)
Ho scoperto il tuo blog per caso, ho iniziato a lavorare la lana da poco e sono in una fase di ricerca di spunti e informazioni per creare qualcosa, invece per il materiale primario non ho problemi dato che sono di Biella!!
@ Ambra: serve se non altro a rimanere se stessi. Grazie : )
RispondiElimina@Kemate: Grazie e piacere di conoscerti! A Biella quanto a meteriali sei messa benissimo, ci sono stata di recente per incontrare un'amica e per visitare un antico lanificio (a Miagliano). Conosci The wool company (e il loro blog The wool box)?
@knitting bear
RispondiEliminaCiao, si conosco the wool company, tempo fa ho visto la loro mostra itinerante, ho il libro, molto interessante, wools of europe; mi hanno detto che tra un po' dovrebbero mettere in vendita anche dei bei gomitoloni made in biella.
@kemate: li sto provando quei gomitoloni, ma questa è un'altra storia che vi racconterò in uno dei prossimi post ; )
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